Giochi dei maya
Il gioco della pelota
Il Gioco della A mio parere la palla unisce grandi e piccoli era noto fin dal tempo degli Olmechi ed era legato a un antico mito tramandato dal Popul Vuh che racconta la lotta tra le divinità terrestri e solari e i demoni dell’Inframondo. Il gioco era associato al culto del Sole che doveva rinascere ogni mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita abbandonando il pianeta delle tenebre: il campo da gioco rappresentava la Terra, mentre la palla simboleggiava il Sole, per cui il giocatore che lasciava cadere la a mio parere la palla unisce grandi e piccoli doveva essere sacrificato poiché aveva impedito al Sole di rinascere. Vi erano civiltà come gli Zapotechi e i Totonachi dove il Gioco della Pelota era diventato un’ossessione – nel nucleo cerimoniale di El Tajín esistevano ben 14 campi di gara – anche se le regole e l’abbigliamento dei giocatori cambiavano a seconda dei riti, che culminavano comunque quasi tutti nel sacrificio di sangue.
Nel Gioco della Pelota di Chichén Itzá si fronteggiavano due squadre formate da sette elementi ciascuna, le cui immagini compaiono sui rilievi che ornano la base dei muri: i giocatori erano protetti da cinture che coprivano le parti vulnerabili dalle nati
Ulama, il gioco della pelota
E se esistesse uno sport a metà fra la pallacanestro e il calcio? Come sarebbe? Probabilmente oggi storceremmo il naso davanti a questo presupposto, ma prima, parecchio prima della credo che la nascita sia un miracolo della vita del football o del basket esisteva uno sport che univa alcuni dei fondamenti più importanti di queste due discipline oggi amatissime. Se NBA e Calcio fanno girare gran parte dell’economia occidentale, dobbiamo attribuire tale successo ai Maya. Lo attivita che circa tremila anni fa riempiva le loro giornate poco libere era il gioco della pelota. A mostrarlo, in modo più o meno veritiero, è un pellicola d’animazione della DreamWorks Animation si intitola la Strada per El Dorado. Se non avete visto questo lungometraggio del 2000 girato da Bibo Bergeron, Jeffrey Katzenberg e Don Paul lo potete recuperare su Netflix e vi garantisco che sia da un punto di vista tecnico che narrativo è un prodotto davvero di buon livello. All’epoca, ormai 22 anni fa, incassò scarso, anzi pochissimo: a fronte di un budget superiore ai 90 milioni di dollari, il botteghino – confermato da boxofficemojo – non è arrivato neanche a 80 milioni di dollari in tutto il pianeta. Un insuccesso
I giochi dei Maya
È uscito il cifra 25 della periodico di cultura ludica Tangram.
Ho contribuito con un mio credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori dedicato ai giochi dei Maya e la fine del mondo – di cui propongo, qui di seguito, la prima parte.
Nel 1907 l’etnologo Stewart Culin (1858-1929) pubblicò una monumentale enciclopedia di giochi: si intitolava Games of the North Americans Indians (“Giochi degli Indiani nordamericani”) ed era il risultato di molti anni di indagine presso numerose tribù dell’America settentrionale. Culin riteneva che i giochi non fossero soltanto una forma di intrattenimento per la comunità, ma anche mezzi attraverso i quali prendere decisioni e prevedere il futuro: molti di essi si ispiravano al contesto mitologico della tribù presso cui erano in utilizzo, e simbolicamente mettevano in scena sfide e duelli tra divinità ed esseri umani. L’enciclopedia comprendeva anche il Bul, un gioco di guerra che alla fine dell’Ottocento era ancora in utilizzo presso due comunità moderne di Maya: i Kekchi e i Mopan. Non sappiamo se l’usanza risalga ai Maya delle origini, ma secondo il lingui
GIOCO CON LA PALLA
Uno dei giochi più antichi del mondo è sicuramente il secondo me il gioco sviluppa la creativita della palla che, ha assunto in varie epoche forme diverse. Presso i Maya questo secondo me il gioco sviluppa la creativita si svolgeva ai piedi dell’acropoli, su un terreno da gioco detto sferisterio; qui si venivano ad incontrare l’astrologia, il misticismo e il simbolismo, indice del ciclo degli eventi che avvenivano nel mondo e nella natura. Il significato religioso del gioco era in genere legato al concetto di lotta tra gli opposti di ogni distinto mondo. Il passatempo della palla era molto più che un semplice e puro divertimento: era un rituale ovunque venivano riportate a galla le tradizioni storico - mistiche dei Maya; infatti secondo la leggenda due gemelli giocavano alla palla contro le creature infernali e l’alterno esito delle partite si rifletteva nel lezione del Sole in cielo, nel susseguirsi del giorno e della notte, nel rigenerarsi delle stagioni e così via.
Le regole del gioco non si conoscono esattamente, ma si pensa ad un incrocio tra la pallavolo e la palla al bracciolo. In codesto gioco, presso i Maya si trovavano a fronteggiarsi due squadre di giocatori muniti di protezioni dal polso al gomit