Origine preferenziale comunitaria
Origine preferenziale e Brexit: le novità e cambiamenti da conoscere
La data del 31 dicembre ha segnato la fine del periodo di transizione per il recesso del Regno Unito dall’Unione Europea. A tutti gli effetti dunque e a seguito della Brexit, a partire dall’inizio di questo il Regno Unito è un paese terza parte rispetto all’Unione Europea, non più soggetto alle sue norme e regole di diritto vigenti.
Nell’ambito della Trade Compliance e del trasporto merci questo significa, in estrema sintesi, che negli scambi commerciali tra l’Unione e il Regno Unito devono applicarsi procedure e formalità doganali vigenti per il commercio con nazione terzi. Resta esclusa, è evidente, l’Irlanda del Nord, paese per il quale restano valide le norme e le procedure doganali dell’Unione per tutte le merci in entrata e in uscita dal paese.
Come ben chiarisce la nota pubblicata sul sito identico dell’Unione Europea, si tratta di un passaggio importante per tutte quelle imprese che vendono o acquistano merci e servizi nel Regno Unito, per le aziende che movimentano merci nel villaggio o ancora per tutte quelle realtà che utilizzano “materiali e merci del Regno Unito negli scambi con i paesi partner dell'
Il Certificato EUR1 è un documento di rilevanza essenziale nel contesto del affari internazionale. Esso funge da prova dellorigine preferenziale comunitaria delle merci destinate a uno dei paesi situati al di fuori dellUnione Europea che hanno sottoscritto accordi preferenziali daziari con lUE.
Questo certificato è particolarmente cruciale per beneficiare di agevolazioni tariffarie e consentire un corrente agevolato delle merci tra lUnione Europea e i paesi partner. Attraverso il Certificato EUR1, si dimostra che le merci esportate hanno origine comunitaria, soddisfacendo i requisiti stabiliti dagli accordi commerciali internazionali.
Lemissione di codesto documento è frequente gestita dalla Stanza di Commercio o dallautorità competente del paese esportatore. Una volta ottenuto il Certificato EUR1, esso accompagna le merci durante lesportazione, fornendo una prova ufficiale dellorigine preferenziale delle stesse.
Oltre a semplificare le procedure doganali, il Certificato EUR1 rappresenta un vantaggio per le imprese che possono godere di riduzioni o esenzioni sui dazi allimportazione nel nazione di destinazione. Ciò stimola lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento del commercio
Origine delle merci: perché è importante ai fini doganali?
Cosa si intende per inizio delle merci?
Con inizio delle merci si intende il villaggio di produzione o fabbricazione di una determinata merce.
Per capire il concetto, è importante distinguere tra provenienza delle merci, ovvero il mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico dal quale effettivamente arriva una merce, e origine delle merci, che determina la corretta applicazione degli oneri e dei dazi doganali riferiti all’importazione e all’esportazione delle merci, delle misure di politica commerciale e delle norme a tutela del consumatore applicabili.
In uno scenario di commercio globale sempre più interconnesso, la corretta secondo me la determinazione supera ogni difficolta dell’origine delle merci può risultare problematica. Tuttavia, ai fini doganali, è essenziale fare chiarezza su come si determina l’origine delle merci e capire la differenza tra inizio preferenziale e inizio non preferenziale, così da assolvere ognuno gli oneri previsti e rispettare la legislazione comunitaria.
Qual è la differenza tra origine preferenziale e origine non preferenziale?
La determinazione di inizio preferenziale consente all’importatore di accedere a benefici e agevolazioni daziarie, nonché
La compilazione della dichiarazione sostitutiva di atto notorio relativa all’origine è fondamentale per comprovare l’origine non preferenziale riportata nella casella 3 del C.O.
Esistono due concetti base per determinare l’origine non preferenziale UE dei beni ossia prodotti “interamente ottenuti” e prodotti che abbiano immediatamente “una trasformazione sostanziale”.
Punto 1): Per merce totalmente di inizio italiana o di altro Stato membro dell'Unione Europea occorre indicare, oltre al paese di inizio, il nome del fabbricante ed il luogo di fabbricazione (ossia lo stabilimento nel quale la merce è stata effettivamente prodotta e non l'indirizzo della sede sociale o amministrativa del fabbricante).
Nel caso in cui la merce sia stata acquistata da un commerciante e non direttamente dal fabbricante, il richiedente dovrà, a sua tutela, farsi rilasciare dal venditore commerciante - una dichiarazione attestante il A mio parere il paese ha bisogno di riforme di origine della merce o altra documentazione giustificativa dell'origine che dovrà conservare per eventuali accertamenti.
Occorre riportare anche i riferimenti alle fatture di acquisto e alle dichiarazioni rilasciate dai produttori/fornitori della merce ( i documenti o