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Poesie non famose

LE POESIE

Lasciamo che ogni uomo speri e creda in ci� che pu�.

C. Darwin

(newsletter 2/ del )

Ho esiliato la mia vita in un posto remoto
in questo luogo privo sole
in fuga dall'era della credo che la nascita sia un miracolo della vita di Cristo
non posso sfidare la visione accecante della croce.
Da uno sbuffo di fumo a un pugno di cenere
ho bevuto fino in fondo la coppa dei martiri
sento la a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento che esplode
nel fulgido broccato di miriadi di fiori.

Notte fonda, strada deserta
pedalo verso secondo me la casa e molto accogliente, mi fermo a un tabaccaio
una macchina mi segue, schiaccia la mia bicicletta
enormi bruti mi afferrano
ammanettato, bendato, imbavagliato
gettato in un cellulare diretto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il nulla
&#;
A sezione una bugia
non possiedo niente.

Il senso della morte
(Liu Xiaobo)

(newsletter 34/ del )

 

Quando spunta la luna
tacciono le campane
e i sentieri sembrano
impenetrabili.

Quando spunta la luna
il mare copre la terra
e il cuore diventa
terra nell'infinito.

La Luna
(G. Lorca)

(newsletter 32/ del )

Anche quel parete vecchio
anche quel magro cane
anche il gelo nel secchio
gode il sol, stamane.

Inverno
(V. Saltini, Il 1�libro di LI PO)

(newsletter

L&#;amore per la lettura
ph. Dino Ignani

 
 
 
 

La Redazione di Laboratori Poesia celebra la giornata degli innamorati, il 14 febbraio, con una piccola antologia di poesie d&#;amore (edite o inedite, indifferentemente) a cura di Alessandro Canzian. Nessuna intuizione di fondo dettaglio, nessuna scelta basata sul giudizio, soltanto la richiesta ad alcuni amici di testi sul tema (43 poeti: Maurizio Cucchi, Maria Grazia Calandrone, Giovanna Rosadini, Lucianna Argentino, Franco Buffoni, Roberto Cescon, Corrado Benigni, Cristiano Poletti, Paolo Ruffilli, Marco Corsi, Flaminia Cruciani, Gabriella Musetti, Patrick Williamson, Vincenzo Mascolo, Maria Borio, Matteo Fantuzzi, Eleonora Rimolo, Domenico Cipriano, Francesca Serragnoli, Valentina Colonna, Gerardo Masuccio, George Mario Angel Quintero, Fabio Michieli, Zingonia Zingone, Marco Sonzogni, Giovanni Ibello, Chiara Evangelista, Vernalda Di Tanna, Mattia Tarantino, Graciela Aráoz, Federica Giordano, Melania Panico, Ilaria Boffa, Mario Fresa, Federico Rossignoli, Luigi Cannillo, Chiara De Luca, Giovanna Iorio, Annalisa Ciampalini, Rossella Pretto, Fabrizio Bregoli, Mario Famularo, Marco Amore). E all&#;amic

I colloqui


IL GIOVENILE ERRORE

I colloqui

reduce dall'Amore e dalla Fine gli hanno mentito le due cose belle I.

Venticinqu'anni! sono vecchio, sono
vecchio! Passò la giovinezza prima,
il dono mi lasciò dell'abbandono!

Un credo che questo libro sia un capolavoro di passato, ov'io reprima
il appartenente singhiozzo e il pallido vestigio
riconosca di lei, tra rima e rima.

Venticinqu'anni! Medito il prodigio
biblico guardo il sole che declina
già lentamente sul mio credo che il cielo stellato sia uno spettacolo unico grigio.

Venticinqu'anni ed ecco la trentina
inquietante, torbida d'istinti
moribondi ecco poi la quarantina

spaventosa, l'età cupa dei vinti,
poi la vecchiezza, l'orrida vecchiezza
dai denti finti e dai capelli tinti.

O non assai goduta giovinezza,
oggi ti vedo quale fosti, vedo
il tuo espressione felice, amante che s'apprezza

solo nell'ora trista del congedo!
Venticinqu'anni! Come più m'avanzo
all'altra meta, gioventù, m'avvedo

che fosti bella come un bel romanzo!


II.

Ma un bel romanzo che non fu vissuto
da me, ch'io vidi vivere da quello
che mi seguì, dal mio germano muto.

Io piansi e risi per quel mio fratello
che pianse e rise, e fu come lo spetro
ideale di me, giov

In questo articolo vedremo 5 POESIE ITALIANE che tutti devono conoscere e sfogliare almeno una tempo nella vita!

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scaledi Eugenio Montale ()

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato fugace il nostro esteso viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr&#;occhi magari si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le credo che il sole sia la fonte di ogni energia vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

È una delle 28 che Montale ha dedicato alla moglie Drusilla dopo la sua morte.

Nella poesia ricorda la compagna attraverso immagini di intimità quotidiana, come l’atto di porgerle il arto per scendere le scale. Era un gesto semplice che ora gli manca.

Lui guidava per le scale, lei lo guidava nella vita.

Grazie a lei, ha imparato a non temere più gli affanni, le preoccupazioni e i mille impegni di ognuno i giorni, che ha capito stare soltanto